Secondo un vecchio detto la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo!
Già solo la lettura di questo antico proverbio dovrebbe farci capire il motivo per il quale è sempre meglio stipulare una polizza sanitaria prima di metterci in Cammino. Il viaggiatore quasi sempre è mosso dalla certezza che nulla di grave potrà accadergli e quindi perché spendere soldi per una polizza?
A volte però la prudenza non è sufficiente ad evitare sgradevoli sorprese e gli imprevisti, purtroppo, sono sempre dietro l’angolo: pensiamo ad una brutta distorsione, una slogatura o qualcosa di molto più grave. In tutti questi casi interviene la polizza assicurativa di viaggio pronta a risarcire o rimborsare tutte quelle situazioni particolari che potrebbero ostacolare i nostri passi.
Che cos’è l’assicurazione di viaggio?
In caso di inconvenienti o infortuni, come un problema alla salute, l’annullamento del viaggio o lo smarrimento del nostro bagaglio/zaino, interviene l’assicurazione di viaggio, ossia una polizza che ci garantisce l’assistenza e la tutela necessarie per numerosi contrattempi.
Le assicurazioni legate al mondo dei viaggi sono numerose e tutte propongono diverse coperture in base alle nostre personalissime esigenze. Chi parte per un trekking deve tenere a mente tutti gli imprevisti che potrebbero verificarsi durante l’escursione, come il caso di un ricovero improvviso e le relative cure mediche, la possibilità di rientro in patria se ci troviamo all’estero, la copertura per le operazioni di ricerca e salvataggio se ci perdiamo in montagna, le spese legate ad un eventuale risarcimento danni cagionati a terzi, e ancora, in caso di furto e smarrimento del bagaglio (e della nostra tenda da campeggio..)
E se ci ammaliamo?
In caso di malattia, dobbiamo scindere i paesi che si trovano all’interno dell’Unione Europea dai paesi extra UE.
Se ci troviamo in Europa, ad esclusione del Regno Unito, la nostra tessera sanitaria garantirà la copertura gratuita nei paesi membri nonché in Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera, anche se alcuni paesi membri potranno chiedere la corresponsione del ticket sanitario.
Attenzione: il servizio sanitario non garantisce le cure presso strutture private, nonché il rimpatrio e le operazione di salvataggio.
La tessera sanitaria deve essere esibita alla richiesta da parte dell’ospedale. Se malauguratamente il documento non è in nostro possesso, perché ad esempio lo abbiamo dimenticato in Italia, la struttura potrà chiedere il pagamento delle prestazioni sanitarie a noi (salvo poi chiedere il rimborso in Italia) e, badiamo bene, a seconda del paese europeo i costi varieranno di non poco.
Se invece ci troviamo all’estero dobbiamo informarci su eventuali accordi tra i diversi paesi con l’Italia prestando attenzione al tipo di garanzia sanitaria. Attualmente con Argentina, Australia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Capo Verde, Città del Vaticano, Macedonia, Monaco e Montecarlo, Montenegro, Regno Unito, Repubblica di San Marino, Serbia e Tunisia sono previsti accordi.
Quale tipo di polizza stipulare?
Ora che abbiamo capito il motivo per il quale è necessario assicurarsi dobbiamo scegliere il tipo di polizza. Se ci affidiamo ad un assicuratore saremo meglio seguiti poiché sarà sufficiente comunicargli le nostre esigenze. Al contrario se siamo gli autodidatti, prestiamo attenzione alla copertura per i rischi legati alla salute e, quindi, scegliamo la copertura trekking, necessaria per chi si muove con zaino in spalla. Leggete BENE (e qui lo consiglio in qualità di avvocato) le condizioni contrattuali che l’assicurazione on-line vi offre e informatevi sulle coperture sanitarie del paese che andrete a visitare.
Viaggiare sicuri è meglio.