Quel che conta è il viaggio e non la meta.
Il pensiero del sommo poeta e Premio Nobel per la letteratura Thomas Stearns Eliot lo feci mio, dopo aver percorso i primi 300 km a piedi per le strade che portano a Santiago. Più mi avvicinavo alla meta e più il mio passo rallentava, giorno dopo giorno, con l’unico scopo di ritardare l’arrivo nella stupefacente Cattedrale.
E proprio nel tratto intermedio che separa l’inizio dalla fine accadono cose strepitose in grado di cambiare la nostra Vita per sempre.
Che cos’è il Cammino di Santiago?
La nascita del Cammino di Santiago è legata alla scoperta delle reliquie di un apostolo di Gesù, San Giacomo il Maggiore, colui che per primo morì in nome della sua fede cristiana. Secondo la Legenda Aurea, ossia una raccolta medievale di biografie agiografiche di santi, dopo l’ascesa di Gesù al cielo, San Giacomo diede inizio all’opera di evangelizzazione sino a raggiungere la costa della Galizia, in Spagna. Rientrato in Palestina però, nonostante il divieto imposto agli apostoli di predicare il Vangelo, Giacomo continuò a discutere la parola di Gesù finendo, per tale motivo, decapitato su ordine di Erode Agrippa I, re della Giudea.
Si narra che il suo corpo decapitato fu riportato sulle coste della Galizia e sepolto in un bosco vicino all’antico porto romano di Iria Flavia, nelle vicinanze dell’attuale Padrón. I resti di Giacomo rimasero seppelliti sulla collina di Libredón sino a quando nell’anno 813 l’anacoreta e pellegrino Pelagio ebbe una visione luminosa proprio nel punto esatto del sepolcro: il campus stellae, il campo della stella, dal quale deriverebbe il nome di Santiago de Compostela, la terza città santa dopo Gerusalemme e Roma.
La curiosità di quelle strane luci, che stelle parevano, portò Teodomiro vescovo di Ira Flavia a dirigersi in quel luogo e lì vi trovò una tomba contenente tre corpi, uno dei quali con la testa mozzata. La tomba recitava la frase Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomè, i genitori di Giacomo il Maggiore. A seguito dell’imponente affluenza di pellegrini il vescovo Diego de Peláez nel 1075 fece costruire la Cattedrale sui resti delle antiche chiese che in passato erano state erette in onore di Giacomo.
All’interno della Cattedrale sono custodite le reliquie del santo.
Per quale motivo fare il Cammino?
Ogni pellegrino o viandante conserva nel proprio zaino il motivo che lo spinge a camminare verso San Giacomo. Chi cammina per fede, chi per sport, chi per penitenza, chi per dolore, chi per una perdita, chi per una malattia, chi ancora non lo sa e cammina, in silenzio, cammina.
Fatto sta che alla fine i pellegrini o i viandanti, raggiunta la Cattedrale, si guardano indietro ripensando ad ogni passo compiuto, ad ogni sfida affrontata, ad ogni alba vissuta, accomunati tutti da un’unica emozione: la gioia per essere riusciti a portare a termine un’impresa che ha semplicemente dello straordinario.
Quanto dura il Cammino?
Il detto tutte le strade portano a Roma, vale anche per Santiago perchè le Vie che portano in Galizia sono davvero tante: il Cammino Portoghese, il Cammino del Nord, il Cammino Inglese, il Cammino Primitivo, la Via De la Plata, il Cammino Aragonese e la Via Francese, quella maggiormente battuta.
Il Cammino Francese, ha inizio a Saint Jean Pied de Port, un pittoresco paesino francese dal quale dare inizio al valico dei Pirenei sino a raggiungere Roncesvalles (altro punto di partenza della Via Francese). Il Cammino è lungo circa 800 km ed è suddiviso in più tappe districate su strade e sentieri perfettamente segnalati. Trattandosi di un Cammino ben organizzato è possibile pianificare le tappe giorno dopo giorno, in base al tempo che si ha a disposizione e, per compierlo interamente, sono necessari circa 30 giorni.
Il Cammino attraversa diverse regioni: la Navarra, la Rioja, Castiglia-Leòn (e qui incontrerete le tanto temute ma spettacolari mesetas) e la Galizia. Ogni regione è colma di ricchezze artistiche e culturali.
Le tappe
In commercio esistono guide dettagliate che vi aiuteranno ad organizzare al meglio il vostro Cammino, regalandovi consigli per una buona pianificazione del viaggio. La guida Terre di Mezzo, ad esempio, suddivide il percorso in 30 tappe:
1 Saint-Jean-Pied-de-Port ➔ Roncisvalle 26,4 km
2 Roncisvalle ➔ Zubiri 21,9 km
3 Zubiri ➔ Pamplona 20,5 km
4 Pamplona ➔ Puente la Reina 24,3 km
5 Puente la Reina ➔ Estella 21,3 km
6 Estella ➔ Los Arcos 21,5 km
7 Los Arcos ➔ Logroño 27,9 km
8 Logroño ➔ Nájera 29,1 km
9 Nájera ➔ Santo Domingo de la Calzada 21,3 km
10 Santo Domingo de la Calzada ➔ Belorado 22,4 km
11 Belorado ➔ San Juan de Ortega 23,6 km
12 San Juan de Ortega ➔ Burgos 27,3 km
13 Burgos ➔ Hontanas 31,3 km
14 Hontanas ➔ Frómista 34,5 km
15 Frómista ➔ Carrión de los Condes 19,1 km
16 Carrión de los Condes ➔ Terradillos de los Templarios 26,4 km
17 Terradillos de los Templarios ➔ El Burgo Ranero 31,0 km
18 El Burgo Ranero ➔ León 37,6 km
19 León ➔ Villar de Mazarife 21,2 km
20 Villar de Mazarife ➔ Astorga 31,5 km
21 Astorga ➔ Rabanal del Camino 20,3 km
22 Rabanal del Camino ➔ Ponferrada 32,3 km
23 Ponferrada ➔ Villafranca del Bierzo 23,6 km
24 Villafranca del Bierzo ➔ O Cebreiro 28,2 km
25 O Cebreiro ➔ Triacastela 20,9 km
26 Triacastela ➔ Barbadelo 28,9 km
27 Barbadelo ➔ Portomarín 18,0 km
28 Portomarín ➔ Melide 35,9 km
29 Melide ➔ Pedrouzo (Arca) 33,2 km
30 Pedrouzo (Arca) ➔ Santiago de Compostela 19,7 km.
La segnaletica che indica il percorso è rappresentata da linee bianche e rosse (nel versante francese), a seguire da frecce gialle, dalla conchiglie (simbolo del cammino – concha), da piccole piastrelle in ceramica con fondo blu e conchiglia disegnata in giallo e dai cartelli che indicano la distanza tra i paesi. I segnali li troverete ovunque, sui marciapiedi, sui guard rail, sui pali della luce, su una parete.
Il cammino ha un fondo variegato. Si cammina sull’asfalto delle città e delle periferie, su sentieri, nella fitta boscaglia e su parecchio sterrato. Partendo da San Jean Pierre de Port si attraversano i Pirenei, per poi raggiungere la pianura di Pamplona. Il percorso a seguire si fa ondulato e collinare con svariati dislivelli fino a toccare le pianeggianti mesetas. E ancora, si raggiunge la Cruce de Herro posizionata a circa 1.500 metri di altitudine, si affronta la salita panoramica verso O Cebreiro e l’Alto de O Poio. Insomma tra salite e discese il Cammino è variegato.
Qual’è il periodo migliore per camminare?
I periodi migliori per mettersi in cammino sono la primavera e l’autunno.
Durante l’estate, oltre al caldo non sempre piacevole, le strade risultano affollate dai pellegrini e il problema che si potrebbe presentare riguarda la disponibilità degli alloggi per dormire.
Il periodo invernale, invece, presenta un tempo non sempre stabile e la neve dipingerà i paesaggi, soprattutto nelle zone più elevate.
Quanto costa il Cammino?
Il costo del Cammino dipende dalle personali abitudini e stili di vita. Certamente sul portafoglio influiranno il pernottamento e il cibo. Quanto al primo, il Cammino offre una vasta rete di strutture ricettive come gli Albergues del pellegrino: si tratta di ostelli municipali con bagni in comune e letti sistemati in camerate con cucina (solitamente) a disposizione; i Donativi: strutture gestite da religiosi e da volontari (hospitaleri) che si sostentano esclusivamente con le offerte dei pellegrini e offrono un letto caldo, bagni e cena, nell’ottica della pura condivisione; gli Albergue privati: strutture gestite da privati con servizi decisamente maggiori; b&b, Guest house e Hotel.
I prezzi variano per ogni struttura: da 7 euro circa se scegliete il municipale; da 15 euro circa se scegliete un alloggio privato, da 20 euro a salire per le altre strutture. Una raccomandazione: se scegliete di pernottare all’interno di un donativo, ricordate che sono strutture aperte grazie alle donazioni e credetemi, le esperienze che vivrete con i volontari vi resteranno nel cuore per tutta la vita.
Quanto al cibo, invece, se le strutture mettono a disposizione la cucina si risparmia notevolmente. Durante il giorno portate con voi il pranzo a sacco e la sera preparate una cena sostanziosa.
Cabo Fisterra e Muxia
Molti pellegrini giunti in Cattedrale continuano la Via verso Finisterre e/o Muxia, verso la fine del mondo, nel luogo in cui il sole tramonta tra le acque dell’Oceano Atlantico. Partendo dalla Cattedrale si raggiunge Finisterre percorrendo 89 km, mentre Muxia dista 120 km.
Che cosa sono la Credenziale e la Compostela?
La credenziale è un documento di viaggio, una specie di passaporto che vi identifica come pellegrini e può essere richiesta all’Ufficio del Pellegrino a Santiago oppure ad associazioni di Amici del Cammino, chiese e uffici turistici. Inoltre potrete trovarla anche nei punti di partenza del Cammino come San Jean o Roncisvalle. Io la presi a Lourdes.
Raggiunta la tappa verrà apposto un timbro (sello) che attesterà il passaggio nelle diverse località e vi permetterà di ottenere la compostela, ossia il documento che certifica il completamento del Cammino. La compostela è concessa dalle autorità ecclesiastiche e dovrete richiederla all’Ufficio di Assistenza al Pellegrino della Cattedrale di Santiago.
Dal 1993 le Vie che portano a Santiago sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e i pellegrini che nel 2023 hanno raggiunto la Cattedrale e richiesto la compostela sono stati ben 446.03.
Tra i pellegrini è solito dire che il Cammino chiama invitandoci a compiere il primo di una lunga serie di passi.
Non mi resta che augurarvi il Buen Camino e salutarvi con l’antico saluto che i pellegrini ancora oggi si danno sulla Via, Ultreya y Suseia. Più avanti e più in alto!
Cosa portare in Cammino?