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Camminare d’estate? Si, ma con attenzione

È risaputo che l’estate, con la sua luce e il suo calore, porta con sé la voglia di stare all’aperto e di fare lunghe passeggiate all’aria aperta. Le escursioni affrontate durante il periodo estivo però non sono semplicissime, perché a causa del caldo il nostro organismo è sottoposto ad uno stress maggiore del solito. Camminare durante il periodo estivo è possibile a condizione che si adottino dei piccoli accorgimenti che ci possono aiutare ad allontanare tutti i rischi che potrebbero danneggiare la nostra salute. 

In questo articolo vi darò alcuni consigli per affrontare al meglio la vostra escursione estiva e godervi l’estate in natura.

Programmare una partenza intelligente
Dopo aver controllato il meteo per conoscere la temperatura massima della giornata, e aver scoperto che il picco sarà superiore a 30° C e l’umidità relativa superiore al 60%
, il consiglio è quello di partire con le prime luci del mattino, soprattutto se dobbiamo affrontare delle salite e il luogo che visiteremo scarseggia di ombra. Considerate che nel periodo estivo le temperature massime si registrano nelle primissime ore del pomeriggio, mentre le temperature minime nelle ore immediatamente precedenti l’alba. Questo dato è da tenere sempre a mente per programmare la sosta del pranzo e non camminare sotto il picco del sole.

Proteggersi dal sole
Il sole è vita, ma può essere molto pericoloso!
Anzitutto è necessario proteggere le parti maggiormente esposte al sole utilizzando una crema solare ad alta protezione e, a seconda di quanto si suda, applicarla più volte al giorno. Scegliamo sempre un abbigliamento traspirante e tecnico, meglio se t-shirt a maniche lunghe e pantaloni modulabili che, oltre a garantire protezione dal sole, vi preserveranno da attacchi di insetti. Pensate che l’odore che emana il nostro corpo è una miscela complessa di sostanze chimiche. In particolare l’acido lattico, insieme ad anidride carbonica e ammoniaca (sostanze che emettiamo dalla nostra pelle) sono fonte di attrazione per numerose specie di insetti.

Importante sarà inoltre coprire la testa utilizzando un cappello che sia in grado di proteggere non solo la nuca ma anche viso e orecchie. Potrete anche aggiungere l’ombrellino pocket o parasole,  che per quanto sia un accessorio bizzarro è davvero utile. 

Indispensabili, inoltre, saranno gli occhiali da sole per proteggere gli occhi non solo dai raggi solari ma anche da polvere e insettini vari.

Idratarsi costantemente

Il nostro corpo perde quotidianamente liquidi mediante l’urina, le feci e il sudore, e la sensazione di avere sete ci indica il calo dei liquidi presenti nel corpo. Per evitare la disidratazione dobbiamo bere costantemente piccoli sorsi d’acqua nell’arco dell’intera giornata, anche se non abbiamo sete. Gli esperti consigliano di bere una quantità d’acqua che varia da 1,5 a 3 litri al giorno a seconda del livello di sforzo che si affronterà. Un camminatore, invece, dovrebbe bere circa un litro d’acqua ogni due ore di camminata. Quindi, verifichiamo sempre la presenza di punti d’acqua potabili sul precorso che affronteremo per capire quanta acqua dobbiamo portare con noi. Camminare con una scorta di 5/6 litri di acqua sulle spalle è molto faticoso, anche se a volte risulta necessario proprio per l’assenza di punti di rifornimento. Preferite l’acqua alle bibite gassate o energy drink e ciò a causa della presenza eccessiva di zuccheri che contengono questi ultimi. 

I sintomi per riconoscere una errata idratazione sono le urine poco frequenti e di colore giallo scuro, secchezza delle fauci e della lingua, affaticamento generale e crampi alle gambe. La sete, paradossalmente non è il primo campanello di allarme poiché questa non aumenta con l’aggravarsi della situazione. In caso di disidratazione occorre subito reintegrare i liquidi persi bevendo acqua e sali minerali (fondamentali questi ultimi in caso di diarrea e/o vomito).

Riconoscere un colpo di calore e di sole

Le escursioni durante i mesi estivi, soprattutto in zone dove l’ombra scarseggia, potrebbero rivelarsi fatali; e i consigli che avete appena letto hanno lo scopo di scongiurare i nemici numero uno del trekking estivo: il colpo di calore e il colpo di sole!

Il colpo di calore o ipertermia si verifica quando i meccanismi di dispersione del calore del nostro organismo non funzionano correttamente e, di conseguenza, il corpo va incontro a un progressivo ed eccessivo aumento della temperatura che diventa incompatibile con il buon funzionamento dei processi biochimici necessari per la vita. Ciò avviene quando le temperature esterne sono particolarmente elevate, il clima è umido e la ventilazione è scarsa. Tra i sintomi per riconoscere il colpo di calore rientrano la nausea, il mal di testa, l’aumento della temperatura corporea, i crampi, lo svenimento (sincopi), e nei casi più gravi disturbi della coscienza.

Il colpo di sole o insolazione, invece, deriva da una esposizione prolungata e diretta ai raggi solari, anche in presenza di una temperatura esterna non molto elevata. Tra i sintomi rientrano mal di testa e senso di vertigine. Chi ne è colpito può incorrere anche in perdita di coscienza.

Se ci troviamo distanti da strutture ospedaliere dobbiamo trovare riparo e raffreddarci, ma non troppo bruscamente, tamponando con teli umidi i polsi, i lati del collo, l’inguine, le ascelle e le tempie. Se qualcuno insieme noi  lamenta uno svenimento è bene farlo sdraiare con le gambe leggermente sollevate prestando attenzione che la testa sia sullo stesso piano del dorso e delle spalle, per questo non sistemare dei cuscini o altro dietro il capo. Ovviamente, è doveroso chiamare i soccorsi tempestivamente. 

La tollerabilità del caldo è soggettiva e generalmente il nostro organismo ha una buona capacità di adattamento. Sta a noi camminare consapevolmente adottando tutte le misure per salvaguardare la nostra salute.