Fra tutti i cammini che ho percorso quello sull’isola di Shikoku è stato certamente il più significativo, grazie agli insegnamenti appresi da un popolo semplicemente straordinario e sempre pronto a tendere una mano.
Priva di ogni tipo di informazione reale sono approdata in Giappone nel 2019 per camminare sui passi del monaco buddista Kōbō Daishi, senza sapere quello che avrei effettivamente vissuto. Non esistendo una guida in lingua italiana, dovetti attendere di raggiungere l’isola e acquistarne una in lingua inglese che, per certi versi, risultò incomprensibile.
Ogni aspettativa fu disattesa e lo stupore prese il sopravvento.
La bellezza dei paesaggi giapponesi, la maestosità della natura, gli stupefacenti templi e le persone che ho incontrato, rientrano fra i ricordi che custodisco all’interno di uno scrigno magico al quale ancora oggi attingo per fuggire dalla realtà della nostra esistenza.
Sui passi di Kōbō Daishi
Conosciuto anche con il nome di Kūkai, Kobo Daishi fu monaco e patriarca del buddismo, ingegnere, calligrafo e inventore del sillabario hiragana, che unitamente ai caratteri kanji, di origine cinese, compone la lingua giapponese.
Nato nel 744 a Zentsūji , sull’isola di Shikoku, Kūkai concluse gli studi in Cina per rientrare poi in Giappone e predicare la dottrina della setta Shingon, una delle più importanti scuole del buddhismo giapponese. Raggiunto lo stato del Nirvana, successivamente, fondò il Tempio Kongōbu-ji sul Monte Koya dove, secondo la tradizione, concluso il Cammino ci si dovrebbe recare per rendergli grazie.
Anche se Kūkai accompagna costantemente i pellegrini dello Shikoku, il mausoleo che lo ospita si trova al Tempio di Okunoin ove egli riposa in eterna meditazione. Qui è presente il cimitero più grande del Giappone ospitante oltre 200 mila tombe e statuette di Jizo, ossia il protettore dei bambini e dei viaggiatori, desiderosi, oltre vita, di avvicinarsi il più possibile al maestro.
Come raggiungere l’isola di Shikoku
L’aeroporto più vicino all’isola di Shikoku è quello Internazionale di Kansai (KIX) ad Osaka la cui pista di atterraggio vi lascerà senza fiato, trovandosi su un aeroporto galleggiante nel bel mezzo dell’Oceano.
Fuori dall’aeroporto troverete i bus che vi condurranno sull’isola e, al momento dell’acquisto del biglietto, rappresentate che dovete raggiungere Tokushima. Aguzzate la vista e ammirate i ponti stratosferici che attraverserete, come il ponte sospeso Ōnaruto che collega l’isola di Awaji all’isola di Shikoku. Dalla stazione di Tokushima grazie alla linea JR raggiungete la vicina stazione di Bando dove incontrerete il Tempio n. 1.
Il Cammino degli 88 Templi
Il Cammino degli 88 Templi è un percorso lungo quasi 1400 km che si snoda attorno all’isola di Shikoku, nel Giappone rurale, dove la natura incontaminata padroneggia e la tradizione si rispetta.
Per concludere interamente il Cammino sono necessari circa 50 giorni, partendo dal Tempio n. 1 Ryōzen-ji e ultimando al Tempio Ōkubo-ji, il numero 88. Il Cammino può essere percorso anche in senso antiorario e così pure è possibile dividerlo in più periodi, a seconda del tempo che si ha a disposizione.
Shikoku significa letteralmente 4 province e il Cammino le attraversa tutte: Tokushima, Kochi, Ehime e Kagawa. Secondo la leggenda legata a Kobo Daishi, ad ogni provincia è dedicata una fase spirituale: dai templi 1 a 23 si cammina verso il risveglio; dai templi 24 a 39 si raggiunge l’austerità e la disciplina; dai templi 40 a 65 si procede verso l’illuminazione; dai templi 66 a 88 si raggiunge lo stato di Nirvana. In realtà questo è il ciclo della vita, che mai finisce. Oltre agli 88 Templi, poi, vi sono ancora 20 Templi Bangai sparsi sull’isola che è possibile visitare.
Il percorso non è per nulla semplice trattandosi di un territorio variegato: a volte collinare, l’interno montuoso, si attraversano foreste (con famiglie di macaco e serpenti ovunque), ponti di liane nell’incantevole Valle di Iya e i dislivelli in alcuni casi sono davvero importanti, raggiungendo anche i 1000 mt.
Il grafico altimetrico qui sotto vi può fornire un’idea: osservate ad esempio il tratto dal Tempio n. 11 al Tempio n. 12; oppure il percorso per raggiungere i Templi nn. 60 e 88. Considerate inoltre che ci troviamo su un’isola nell’Oceano Pacifico e i tifoni sono molto frequenti. Quando il tifone Krosa raggiunse Shikoku mi trovavo proprio in Giappone e l’intensità fu notevole.
Il percorso da seguire è indicato da segnali posti agli incroci, su un guard rail, su un palo, un albero, una staccionata e raffigurano un pellegrino rosso che impugna un bastone oppure una freccia rossa. Nelle città ho utilizzato più volte google maps e il percorso fra un Tempio e l’altro veniva perfettamente indicato. Il problema si pone nelle foreste dove occorre prestare la massima attenzione.
I pellegrini dello Shikoku e i rituali
I pellegrini sono chiamati O-henro-san e indossano un tradizionale abito bianco simbolo di purezza, composto da un pantalone e una casacca con impressa una scritta: cammina con me. La veste può essere acquistata accanto al Tempio n. 1 insieme a tutti gli accessori che contribuiranno alle ritualità del Cammino, come il cappello di paglia, il bastone, una bisaccia, la stola sacra, il rosario, i bastoncini di incenso, un campanellino, i bigliettini da lasciare nei Templi e il libro dei timbri (simile alla Compostela).
Raggiunto il Tempio occorre eseguire i rituali sacri. Anzitutto inchinarsi prima di varcare la soglia del Tempio come simbolo di rispetto nei confronti delle divinità del luogo che ci ospiterà. Successivamente indirizzatevi alla vasca dell’abluzione per purificarvi. Qui con la mano destra prendete uno dei mestoli e riempitelo con l’acqua che sgorga per lavare la mano sinistra, poi al contrario, lavate la mano destra. Con la stessa acqua rimasta nel mestolo sciacquate la bocca. Posato il mestolo dirigetevi verso la grande campana che incontrerete prima di accedere al tempio e suonatela. Giunti davanti al luogo sacro prendete tre incensi e accendeteli ponendoli nell’incensiere. Dopo di che dirigetevi davanti alla divinità e date inizio alla recita del Sutra del cuore che troverete nella guida. Concluso il rituale, salutate battendo le mani per tre volte e inchinatevi. Visitate poi il recinto sacro e lasciatevi estasiare dalla bellezza dei luoghi. Così per ciascun Tempio che incontrerete.
Il costo del Cammino
Questa è la nota dolente. Si tratta di un Cammino parecchio costoso essenzialmente per i pernottamenti e i mezzi di trasporto. Quanto al pernottamento è possibile dormire presso le Henro House il cui costo varia dai 2000 yen a salire. Per la prima notte prenotate nella Henro House Ichiban Monzen Dori, a Bando (Naruto), la proprietaria vi inizierà al Cammino consegnandovi la lista delle accoglienze. Con lei ho trascorso i primi due giorni e grazie a lei ho visitato anche una antichissima Dogo Onsen (stabilimento termale). I gestori delle Henro House saranno sempre gentili tanto da prenotarvi il pernotto per il giorno seguente. Inoltre incontrerete (ma ciò accade nelle città) sia Guest House che ostelli, avendo così una più ampia scelta per dormire a costi inferiori.
Quanto al cibo si incontrano frequentemente Combini (market di piccole dimensioni), Dawson e 7Eleven e quindi ci si può arrangiare se non siete troppo pretenziosi.
Altra spesa non indifferente sarà l’apposizione dei timbri nel libro: si paga.. ma ne vale la pena. Un calligrafo farà danzare un pennello immerso nell’inchiostro per scrivere il nome del Tempio che avete visitato secondo una pratica molto antica.
Consigli utili
Scaricate una applicazione traduttore sul vostro telefonino che funzioni anche of-line vi tornerà sempre utile;
registratevi sul sito della Farnesina viaggiaresicuti.it e prima della tappa comunicate il vostro spostamento;
stipulate una polizza per il vostro soggiorno in Giappone;
trovandovi in Giappone inserite nel viaggio anche altre località: da Matsuyama, ad esempio, un traghetto vi accompagnerà sull’isola di Miyajima e, così pure per raggiungere Hiroschima;
dedicate qualche giorno per visitare altre città come Osaka (meravigliosa) Kyoto (superlativa assoluta) e Tokyo (futurista). In questo caso, se avete giorni a disposizione, acquistate un Japan Rail Pass, ossia una abbonamento che include l’utilizzo dei mezzi di trasporto per spostarvi da una città all’altra e comprende le linee locali JR (Japan Railways) inclusi anche gli Shinkansen .Gli spostamenti in Giappone sono molto costosi e conviene realmente.
consiglio fortemente di visitare lo Shikoku durante l’autunno o la primavera. Io ho camminato nel periodo estivo ed oltre ad incontrare sporadicamente i pellegrini, le temperature percepite erano veramente alte a causa dell’elevata percentuale di umidità (in poche parole, un caldo asfissiante).
Se avete intenzione di partire per questo viaggio unico nel genere contattatemi e sarò felice di darvi due dritte.